trends for data center cabling

Tendenze importanti per un cablaggio di data center orientato al futuro – Parte 2

  

Focus sullo sfruttamento ottimale dello spazio e scalabilità

Lo si capisce da parole d’ordine quali Industria 4.0, Intelligenza Artificiale o Big Data: sempre più processi sociali ed economici si stanno spostando verso il mondo online. Le esigenze in termini di capacità di calcolo e di memorizzazione aumentano ogni giorno di più. Come descritto nella prima parte di questa serie di blog, fondamentale in termini di concorrenza per gli operatori di data center e anche per le imprese piccole, medie e globali, è essere sempre al passo con i tempi, impostare fin da ora gli sviluppi dei prossimi anni e creare un’infrastruttura di data center a prova di futuro.  Oltre alle velocità di trasmissione, alla scelta corretta e all’installazione a regola d’arte di sistemi di connessione a fibra ottica, vi sono altri due fattori da non trascurare: sfruttamento ottimale dello spazio e scalabilità. A causa della rapida crescita della quantità di dati, infatti, i data center in cui questi flussi di dati convergono stanno ormai scoppiando. La crescita permanente dei requisiti a cui sono soggetti comporta la necessità di ampliare ed estendere costantemente i data center. Per mantenere il passo con gli sviluppi futuri è quindi necessario costruire un’infrastruttura di data center che sia performante, salvaspazio e scalabile nel modo più flessibile possibile.

Partendo da tali riflessioni, questo articolo della serie di blog in due parti sulle tendenze importanti del moderno cablaggio di data center si concentra sui seguenti argomenti:

  • High Density: massima densità di porte nel minor spazio 
  • Topologia del data center moderna e altamente scalabile: l’architettura spine-leaf 
     
  

High Density: massima densità di porte nel minor spazio

Come accade nel mercato immobiliare, anche all’interno di un data center ogni centimetro è prezioso. Lo spazio IT scarseggia. Ogni gestore di data center cerca pertanto di concentrare quanta più potenza possibile nel minor spazio possibile. Ogni unità di altezza aggiuntiva (U) occupata da un Top-of-Rack-Switch manca ad esempio ai server sottostanti, riducendo così la potenza di calcolo massima di un rack. In questo caso risultano redditizi concetti High Density, che sfruttano meglio lo spazio disponibile. Con l’impiego del sistema box PreCONNECT® SMAP-G2 High Density da 19‘‘ sono ad esempio possibili densità di porte fino a 3.150 e con il sistema box PreCONNECT® SMAP-G2 Ultra High Density da 19“ addirittura densità di porte fino a 4.200 (per m² di superficie del data center, con un armadio 80 x 120 cm con 42 U). Quest’ultimo valore corrisponde a una densità di porte fino a 96 LC-duplex per ogni unità di altezza.

  

Affinché il cablaggio del data center non solo permetta di risparmiare spazio ma sia anche scalabile, oltre a uno sfruttamento efficiente dello spazio è necessario un alto grado di modularità del sistema dei pannelli ottici. L’uso di un design modulare può quindi contribuire a realizzare un’architettura più affidabile e una maggiore flessibilità d’implementazione nei data center. Lo sviluppo della nuova generazione di pannelli ottici PreCONNECT® da 19“ per il cablaggio di data center si è dunque concentrato in particolare su questo aspetto, oltre che su un elevato grado di personalizzazione. Nel PreCONNECT® SMAP-G2 Standard Density possono ad esempio essere combinati pannelli con 1, 2, 3 e 5 unità di altezza e pannelli frontali parziali (TFP) da 1/2 o 1/4 in funzione delle esigenze individuali. In base al numero di fibre e al tipo di accoppiamento, è possibile anche un allestimento flessibile e un’installazione integrata di cablaggio in fibra ottica e in rame.

  

Topologia del data center moderna e altamente scalabile: l’architettura spine-leaf

Poiché garantiscono tempi di latenza molto bassi e un’elevata affidabilità, le architetture spine-leaf completamente interconnesse trovano applicazione sempre più ampia nelle moderne e potenti infrastrutture di data center. In questa topologia ogni router o switch del livello superiore è collegato a tutti i router, switch o server del livello inferiore. I principali svantaggi della nuova architettura sono tuttavia la maggiore necessità di spazio e l’enorme sforzo operativo che deriva dall’elevato numero di connessioni fisiche e dalle complesse topologie di connessione incrociata. In considerazione della citata mancanza di spazio nei data center e della necessità di una scalabilità dinamica questo è naturalmente fatale.


Per porre rimedio a questa problematica è stata sviluppata una nuova soluzione: l’utilizzo di cassette speciali, ad esempio il CrossCon®. Rispetto alla struttura classica di un’architettura spine-leaf, in questo caso non è necessario un cablaggio complesso, poiché i segnali sono incrociati all’interno del CrossCon® e vengono instradati da e verso il CrossCon® soltanto attraverso cavi patch o trunk. Questo nuovo tipo di instradamento del segnale può migliorare drasticamente la documentazione della canalizzazione dei cavi e ridurre il numero di operazioni di connessione necessarie. In tal modo si evitano processi complessi durante l’installazione iniziale e la successiva espansione di ulteriori leaf switch o spine switch, si riduce una fonte che statisticamente genera errori e si rende dunque possibile un’espansione dinamica e semplice dell’infrastruttura di cablaggio.

  

Con l’obiettivo di rendere ancor più efficiente il funzionamento del data center, Rosenberger OSI collabora con FiberCon per il futuro sviluppo congiunto di una versione MTP®/MPO del sistema CrossCon®.  I vantaggi del connettore MTP®/MPO sono evidenti: MTP®/MPO è un sistema di connessione standardizzato a livello internazionale e non dipende quindi dal produttore, il che si rivela vantaggioso per future espansioni e configurazioni del sistema. Inoltre i connettori MTP®/MPO possono accogliere fino a 72 fibre, con un notevole risparmio di spazio sul PCB e nel rack. 

Avete perso la prima parte della nostra serie di blog sul tema «Tendenze importanti per un cablaggio di data center orientato al futuro»? Cliccate qui. In questo articolo ci concentriamo sui seguenti temi:

  • “The Need for speed” - In quale modo può essere realizzato il cablaggio per la rete Ethernet da 400G
  • Reti ad alta velocità con connettori multifibra